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"Il grande tema che tiene assieme i vari capitoli del presente volume è quello dello sviluppo umano, inteso, letteralmente, come processo di liberazione dai 'viluppi', dai lacci di plurima natura (da quelli fisici a quelli culturali). Battersi per lo sviluppo, per Caffè, vuol dire allora battersi per l'allargamento degli spazi di libertà delle persone. Libertà intesa - si badi bene - non solo come assenza di vincoli, ma anche come possibilità concreta di scelta, ad esempio tra stili diversi di vita; tra modelli di sviluppo alternativi. Ecco perché non può bastare la metrica delle preferenze per valutare stati sociali alternativi; non è cioè più sufficiente misurare il grado in cui le preferenze individuali sono soddisfatte in una data configurazione socio-economica. Quel che in più si esige, oggi, è la libertà di poter scegliere: il free to be able to choose e non solo il free to choose, come insisteva Milton Friedman. Di qui la necessità di arrivare a definire una qualche metrica delle opportunità, come Caffè - primo cultore italiano di economia del benessere - andava ripetendo fin dagli anni Cinquanta". (Dalla Prefazione di Stefano Zamagni)